Lo "sponsor" ideale per la parola "qualità", ritengo sia
Robert
M. Pirsig.
Egli realizzò la teoria sulla qualità: Metafisica della Qualità (spesso abbreviata in MOQ, Metaphysics of Quality).
Il pensiero di Pirsig si interroga su cosa sia la realtà,
che cosa sia buono, che cosa sia giusto, e arriva a sorprendenti conclusioni
sull'esistenza e su ciò che è la vita, spesso facendo sintesi tra il pensiero
occidentale e quello orientale.
La MOQ ha a che fare con una visione dell'universo non
intellettuale, in parte di matrice Zen. Tuttavia Pirsig si allontana dal
pensiero orientale sostenendo il ruolo fondamentale della ragione e della
logica nell'impresa di capire. Egli cerca di colmare il baratro tra scienza e
misticismo, tra quelle che lui definisce cultura classica e controcultura
romantica, portando il dibattito fra i diversi paradigmi intorno al concetto di
“valore”. Diventa quindi l'idea di qualità il sommo valore dell'animo: qualità
nei propri pensieri, nelle proprie azioni, nei propri desideri.
La MOQ ritiene che gli schemi intellettuali (idee, concetti,
paradigmi, filosofie) siano superiori agli schemi sociali (tradizioni, culture,
riti, gerarchie, mercati).
A tal riguardo Pirsig afferma: “È più morale che
un'idea distrugga una società che non il contrario”.
Sotteso a questa frase c'è
il concetto della superiorità dell'intelletto sulla società; il primo è
generatore d'idee mentre la seconda, di norma, attua una sorta di “difesa
immunitaria” contro le idee emergenti.
Egli abbina alla realtà le categorie, in sequenza crescente
di importanza, di inorganico, biologico, sociale, intellettuale o morale. Ogni
categoria a sua volta subisce un conflitto interno tra forze
"statiche" e forze "dinamiche". Ad esempio la società
statica si contrappone a quella dinamica, o la morale dinamica è in aperta
ricerca di valori sempre nuovi e migliori rispetto alla morale statica,
ancorata a situazioni e contesti arcaici che ne limitano lo sviluppo.
La Metafisica della Qualità è stata ideata e descritta nei
due libri di Robert M. Pirsig: Lo Zen e l'arte della manutenzione della
motocicletta del 1974 e Lila: un'indagine sulla morale del 1991.

Il romanzo di avventura è ambientato
a
cavallo di una motocicletta e da' una visione variegata dell’America
on the road, dal Minnesota al Pacifico, e un lucido, tortuoso viaggio
iniziatico. Il protagonista, infatti, decide di mettersi in viaggio con il viglio e due amici, ma durante questa avventura, anche a seguito di un guasto alla motocicletta, comincia ad interrogarsi, ponendosi alcune domande: da che cosa nasce la tecnologia, perché provoca
odio, perché è illusorio sfuggirle? Che cos’è la Qualità? Perché non possiamo
vivere senza di essa? Come un metafisico selvaggio, come un lupo avvezzo a
sfuggire alle trappole dei cacciatori, che in questo caso sono le parole
stesse, il narratore avanza con la sua moto per strade deserte o affollate,
seguito dal fantasma di Platone e Aristotele, e soprattutto dal «fantasma della
razionalità», invisibile plasmatore della motocicletta e di tutto il nostro
mondo.
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